I tetti in legno sono recentemente “tornati alla ribalta”, utilizzati sia per case private, che per interi condomini ed edifici commerciali/industriali: i motivi di tanto successo sono numerosi, ricollegati sia a fattori estetici che pratici, con risvolti positivi sull’ambiente, sulla gestione degli spazi interni, sul portafoglio.
Vediamo perché scegliere questo genere di coperture e come capire quando è giunto il momento di ristrutturarle!
Tetti in legno: perché?
Come anticipato, i tetti in legno comportano una serie di elementi positivi.
Innanzitutto, le materie prime utilizzate (derivanti per lo più da abete, rovere, castagno e larice) sono eco – compatibili, leggere, resistenti e flessibili: queste caratteristiche si traducono in coperture adatte a ogni tipo di struttura, sicure, durature e indicate anche – e soprattutto – nelle zone ad alto rischio sismico.
Un tetto in legno pesa circa un terzo del suo corrispondente classico in latero-cemento, sollecitando molto meno il resto dell’edificio e riducendo al massimo il rischio di cedimenti, anche in presenza di movimenti improvvisi del terreno.
In secondo luogo, il legno consente un ottimo isolamento termico e acustico: una copertura realizzata utilizzando questo tipo di materiali, infatti, gestisce al meglio l’umidità, riducendo gli sbalzi di temperatura da stanza a stanza, mantenendo le aree più fresche in estate e più calde in inverno.
Nonostante la leggerezza, poi, il legno resta un elemento piuttosto spesso e flessibile, perfetto per respingere rumori e suoni molesti provenienti dall’esterno: una soluzione ideale non solo per chi vive in città – in mezzo al traffico – ma anche per chi vive in una casetta indipendente e vuole escludere il più possibile rumori provenienti dai vicini.
Questa caratteristica si lega, poi, a un dettaglio importantissimo: il risparmio energetico. Se – grazie alle coperture – è più facile gestire il clima interno, allora sarà anche più facile, pratico e intuitivo accendere e spegnere il riscaldamento, con un abbattimento delle emissioni, ma anche dei costi: una scelta semplice come quella di un tetto può aiutare – insieme – ambiente e portafoglio!
Infine, l’elemento estetico, particolare di grande interesse per chi decide di rivoluzionare una struttura già esistente oppure costruire da zero un ambiente su misura.
I tetti in legno permettono – sia in spazi ampi che molto piccoli – di creare spazi particolarmente caldi e accoglienti, di stile ed eleganti, senza essere troppo tradizionali o “antichi”: le alterative di colore e di lavorazione sono così tante che è possibile, con pochi elementi, creare una stanza luminosa, sobria e minimal o una stanza più particolare e intima, magari realizzata in modo da essere volontariamente più scura e classica.
Il legno a vista si adatta letteralmente a ogni ambiente della casa, ma anche a spazi industriali e commerciali, associandosi al meglio a ogni tipo di arredamento senza mai sfigurare!
La costruzione di un tetto in legno viene sempre eseguita da esperti del settore edilizio, capaci non solo di realizzare ottime coperture – che richiedono di seguire procedure standard per il rispetto dell’ambiente, dell’eco – compatibilità e delle esigenze abitative di ogni cliente – ma anche di fornire i consigli migliori per rispettare il design già scelto o per creare dalle basi gli spazi perfetti.
Tetti in legno: quando bisogna ristrutturare?
Nonostante la sua resistenza, la leggerezza e la solidità, anche un tetto in legno va periodicamente controllato, rivisto, riparato e – se necessario – ristrutturato completamente.
I segnali che possono farci capire che qualcosa non va sono molteplici: si va dalle macchie di umidità ai cambiamenti di temperatura fra stanze, fino alla presenza di crepe e vere e proprie infiltrazioni, con inquietanti e antiestetiche macchie sui muri.
Cambiamenti di colore, passaggio d’acqua, stanze improvvisamente troppo fredde sono campanelli di allarme importanti: non è detto che siano le avvisaglie di un grosso lavoro edilizio, ma – appena riscontrate – dovrebbero essere seguite da un’azione rapida e decisa.
In questi casi è, infatti, bene contattare dei professionisti – evitando nel modo più assoluto il fai da te, magari con delle riparazioni interne temporanee e decisamente poco affidabili – e lasciare che siano loro a controllare la condizione delle coperture. Una ditta specializzata sarà in grado di definire il danno, se c’è, la quantità e le caratteristiche dei lavori necessari e i mezzi da impiegare per completare le attività nel miglior modo possibile, senza allungare il cantiere all’infinito.